Caramelle..dolci bontà

La parola “caramella è uno prelibato dono che il Piemonte ha fatto alla lingua italiana, se avesse prevalso il toscano, oggi diremmo “pasticca”.Nelle antiche lavorazioni, la massa zuccherina aromatizzata era posta ancora bollente in un piccolo cucchiaio avente becco molto lungo, e versata goccia a goccia sopra un tavolo di marmo; se ne formavano pasticche rotonde grandi quanto una moneta da 25 centesimi; il composto raffreddandosi diventava trasparente e durissimo.Così dalle prime pastiglie di zucchero d’orzo per “mollificare la tosse” si passò alle caramella lavorate con paste di frutta ed estratti naturali: ananas, arancia, ciliegie, limone, fragole e menta. A metà Ottocento con la messa a punto dell’asportazione dello zucchero dalla barbabietola, la caramella divenne un bene di largo consumo. Si ricorse così all’incarto per distinguere le produzioni più “preziose”, utilizzando un foglietto di carta stampata che veniva avvolto “a farfalla” attorno al dolcetto.Le caramelle sono una vera leccornia per grandi e piccini, basti pensare all’espressione di un bambino davanti ad un negozio di dolciumi in cui, tra i colori pastello e i profumi dolci ed invitanti, tutto sembra far pensare a un paese fiabesco. Ogni caramella corrisponde calorica mente a circa un cucchiaino di zucchero, quindi se ne consumiamo 3 o 4 al giorno dovremo ad esempio non mettere lo zucchero nel caffè, questo per stare in equilibrio. Resta comunque uno dei piaceri del palato e quindi qualche caramella va bene ogni tanto.o-caramelle-facebook

2 pensieri su “Caramelle..dolci bontà

  1. Non sono troppo amante dei dolci, ma quando andavo alle superiori scoprii ciò che si nascondeva dietro le caramelle gommose alla gelatina (animale) e da lì partì la mia scelta vegetariana 🙂
    le caramelle però rimangono sempre una bella magia, sia per come sono prodotte, che per i colori, profumi e sapori sempre diversi che offrono.

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