E’ una festa che si celebra a Firenze e nei comuni limitrofi il giovedì precedente l’ultimo giorno di Carnevale, Il verbo berlingare voleva dire divertirsi e spassarsela a tavola: citato da poeti cinquecenteschi, sembra fosse in uso anche alla corte di Cosimo I a Firenze. Per sottolineare la voglia e, in un certo senso, l’obbligo di fare festa e di abbuffarsi, è d’uso il detto per Berlingaccio chi non ha ciccia ammazzi il gatto! Nei Paesi a tradizione cattolica, il culmine dei festeggiamenti carnevaleschi che si celebra nei 6 giorni che vanno da Giovedì Grasso a Martedì Grasso, ultimo giorno di burle e di bagordi dove si da spazio a tavole imbandite di tutte le leccornie prima del periodo di astinenza e digiuno dei giorni che arrivano alla Pasqua. Il Carnevale è festeggiato principalmente nei paesi a tradizione cattolica, anche se già gli Antichi Romani celebrando i Saturnali per il solstizio d’inverno, in dicembre, usavano mascherarsi, dar feste con musica e danze, banchettare lucullianamente e legittimare atteggiamenti che oggi si definirebbero “poco ortodossi”. La Chiesa Cattolica fece sua questa manifestazione e la trasferì ai primi mesi dell’anno, nel periodo che precede il Mercoledì delle Ceneri e la successiva Quaresima 
Dopo 40 anni capisco il dilemma di Benigni che nel soliquoio di Televacca si chiedeva se si diceva berlinghere o Berlinguer 😉
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Forteeee! Mi piace ” BERLINGARE” Io nasco per berlingareeee😂😂😂Credo che da oggi lo adottero’ nel mio vocabolario! Grazie 😉
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