Mangiare da soli rende infelici

Mangiare da soli, a volte, può essere un’esperienza rilassante: si può masticare a bocca aperta, esagerare con le quantità di cibo o ignorare qualsiasi regola del galateo. Farlo regolarmente, però, può contribuire a renderci tristi e infelici. È quanto ha rilevato un sondaggio condotto dalla Oxford Economics, dal quale è emerso che, le persone che mangiano da sole presentano un punteggio inferiore, in termini di felicità, rispetto alla media nazionale. I ricercatori dell’università di Oxford hanno scoperto che più le persone mangiano con gli altri e più è probabile che si sentano felici e soddisfatti. Mangiare da soli fa male. Principalmente agli uomini, secondo questi ricercatori, gli uomini che mangiano in assenza di compagnia femminile hanno il 45% di rischio in più di diventare obesi. E, di conseguenza, aumenta anche il rischio di pressione alta e di colesterolo fuori dalla norma. Mangiare soli, in realtà, è una condizione normale per chi è single, o almeno non sposato e con famiglia, e di per sé non c’è nulla di male nel pranzare e cenare per conto proprio, nella cultura buddista, per esempio, l’azione del mangiare è collegata a un momento di forte spiritualità Tuttavia, consumare molti pasti in solitudine, magari davanti al computer perché in ufficio c’è troppo lavoro per uscire a pranzo, aumenta il rischio di “mangiare male”. “Le persone che mangiano da sole hanno più probabilità di mangiare nei fast food cibi già preparati. Chi ha voglia di cucinare un pasto intero per una sola persona? Insomma, gli individui che tendono a mangiare spesso in solitudine, prediligono abitudini alimentari poco sane, mangiano troppo in fretta e assumono poche sostanze utili per l’organismo

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2 pensieri su “Mangiare da soli rende infelici

  1. “Chi ha voglia di cucinare un pasto intero per una sola persona?”…Io! Lo faccio tutti i giorni sin da adolescente, infatti per me è tutto il contrario: adoro mangiare da solo e soprattutto cucinare per me, mi rilassa e mi fa stare bene. L’ultima volta che ho mangiato in compagnia (cena durata tre ore) mi sono talmente stancato che ho dormito fino alle 16,30 del giorno dopo. Infatti ci sono pure andato a malavoglia. Studio “estro-centrico”, dipende dal cervello del singolo (e non siamo tutti uguali). Non mangio quasi mai fuori, sono vegetariano e salutista…E non trovo niente che mi piaccia come quello che faccio da me (“boccio” tante volte anche la cucina di mia madre) 😀 Direi che lo studio al massimo fa concludere: chi va al fast food mangia da solo, ma non tutti quelli che mangiano da soli vanno al fast food…La colpa è della pigrizia di chi non vuole cucinare e di lavori che non lasciano sufficiente tempo per mangiare bene.

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    1. Anch’io! Che sono voracemente carnivora e di salutista mi disturba perfino la parola, ma cucinare un pasto per me sola non è mai stato un problema (perché mai dovrebbe essere logico cucinare per gli altri e non per se stessi? Valgo forse meno degli altri? Merito meno degli altri?), mangiare da sola non mi rende né triste né infelice (mi piacerebbe tra l’altro sapere come venga calcolato il “punteggio di felicità”), non ho mai frequentato fast food, non “mangio male”, e nonostante la veneranda età il mio colesterolo sembra ancora un ragazzino.

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